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Programmazione di EDUCAZIONE TECNICA - a.s. 2000 - 2001 - sezioni B e E
Premessa
Il Collegio dei Docenti indica il quadro generale di riferimento educativo che viene definito nel Piano Educativo di Istituto. Il Consiglio di Classe definisce le finalità particolari e interdisciplinari che intende perseguire e precisa obiettivi comuni. A integrazione di tale programmazione si determinano ulteriori finalità e obiettivi, più strettamente correlati al mondo tecnologico.
La programmazione individuale di
disciplina qui proposta si pone in linea con le indicazioni formulate in sede
collegiale. L'organizzazione delle finalità, degli obiettivi, dei contenuti,
dei metodi, degli interventi, dei tempi, della valutazione e della comunicazione
viene qui sviluppata come approfondimento, integrazione e sviluppo di quanto
deliberato dal Collegio dei Docenti e dai Consigli di Classe. L'insegnante,
sulla base dei riconosciuti diritti alla libertà di insegnamento, rivendica il
valore della propria diversità proprio nel momento in cui si intende
giustamente valorizzare la diversità dell'allievo. Questo piano di lavoro si
pone come definizione di riferimenti e non come gabbia culturale. Il ruolo
educativo dell'insegnante presume infatti l'esercizio della libertà, della
flessibilità e di un insieme complesso di valori cui non è estraneo
l’anticonformismo costruttivo.
L'insegnante rivendica il diritto
di agire nel quadro della filosofia educativa in cui crede e di perseguire
fini, finalità, obiettivi, valori che, pure indicati dalla vigente legislazione
scolastica, costituiscono mete educative da perseguire valorizzando lo stile,
la personalità e le competenze individuali. Essendo la libertà un valore
collettivo è necessario che venga integralmente vissuta in modo positivo da
tutti gli elementi che partecipano al processo educativo.
L'Educazione
Tecnica si occupa del rapporto tra l'uomo e il modo del costruito. Quasi
l'intera realtà che viviamo rientra in questo campo di azione.
Finalità generali
Le seguenti finalità generali vengono proposte come
centrali:
CAPACITÀ DI
ESSERE LIBERO
CAPACITÀ DI
ESSERE LOGICO
CAPACITÀ DI
INTEGRARSI CRITICAMENTE NELL' AMBIENTE
Queste concorrono alla costruzione dell' UOMO
INTEGRALE, in modo da consentirgli di conseguire la CAPACITÀ DI FARE
CULTURA, intesa come l'insieme delle capacità di donare, creare,
costruire, modificare....
All'interno dei fini generali si possono
identificare le seguenti
Finalità particolari
Adattamento
sociale critico
Strutturazione
critica di un sistema di valori di riferimento
Presa di coscienza
della propria cultura tecnologica
Acquisizione
dei linguaggi attraverso cui si esprime e comunica la cultura tecnologica
Acquisizione
degli strumenti logici e delle capacità operative per l'intervento sull'ambiente
Queste finalità non sono di
esclusiva pertinenza dell'area tecnologica ma vanno comunque perseguite in
riferimento all'educazione tecnica.
Dal PROGRAMMA MINISTERIALE (D.M. 9 feb. 1979):
... "Una forma completa di cultura deve comprendere il
possesso di capacità produttive tali da rendere possibile la partecipazione al
lavoro e la capacità di riflettere criticamente sui problemi produttivi e di
risolverli al fine di individuare fra le diverse soluzioni quella più
rispondente sul piano costruttivo, produttivo, economico, sociale."...
CULTURA TECNOLOGICA
significa :
presa di coscienza
di ciò che vuol dire vivere in una società tecnicizzata
presa di coscienza
dei problemi umani, ambientali, tecnologici.... collegati a un certo
livello
di avanzamenti tecnici e all'uso generalizzato di tecnologie complesse
Questa cultura tecnologica sta
alla base dell'educazione tecnica in quanto gli uomini sono essenzialmente dei
progettisti (si adattano all'ambiente modificandolo). Da ciò deriva l'idea di
concepire la cultura come intervento. Un primo obiettivo educativo è quindi
individuato nel raggiungimento del
passaggio
dal CONSUMO PASSIVO alla
PRODUZIONE ATTIVA,
in modo che i ragazzi imparino a vivere creativamente il
loro rapporto con la società.
Da queste premesse nasce la definizione delle abilità, identificate sul modello della sequenza logica di acquisizione delle capacità che propongo qui di seguito:
1) PERCEZIONE
2) CLASSIFICAZIONE
3) SELEZIONE
4) ANALISI
5) SINTESI
6) APPROPRIAZIONE
7) IMPIEGO CRITICO
8) VALUTAZIONE E AUTO VALUTAZIONE
Queste fasi non possono essere
considerate come esattamente sequenziali e si verificano continuamente
sovrapposizioni e ritorni nel processo di apprendimento. Per potere comunque
giungere a definire un modello di valutazione, questo schema può essere
utilizzato per inquadrare gli obiettivi specifici della materia.
Obiettivi dell' Educazione Tecnica :
dal PROGRAMMA MINISTERIALE (D.M. 9 feb. 1979)
..." L'educazione tecnica si propone di valorizzare il
lavoro come esercizio di operatività, unitamente all'acquisizione di conoscenze
tecniche e tecnologiche”...
Si definiscono pertanto i seguenti
OBIETTIVI
q Acquisizione di conoscenze tecniche di base
q Sviluppo di capacità tecnico-operative in relazione alle
esigenze e alle caratteristiche psicologiche dei ragazzi
q Conoscenza di termini, concetti, principi teorici e
linguistici dei diversi aspetti tecnici trattati
q Capacità di analisi dei fenomeni di varia natura e
necessaria capacità di applicazione delle conoscenze acquisite
q Apertura ai problemi del mondo del lavoro e della realtà
produttiva"...
Obiettivi specifici
Sulla base del modello generale
delle sequenze logiche per l'acquisizione delle capacità e in relazione alle
considerazioni sopra esposte, si propone una sequenza modellata in relazione
alle specificità dell'educazione tecnica.
Conseguimento delle capacità di :
1 |
Riconoscere forme e funzioni |
2 |
Assumere
informazioni relative al lavoro che si sta svolgendo |
3 |
Comprendere
e utilizzare linguaggi specifici di tipo tecnologico |
4 |
Scegliere
strumenti idonei per intervenire sulla realtà |
5 |
Individuare
elementi semplici di strutture anche complesse |
6 |
Analizzare
le funzioni dell'elemento semplice e l'idea che in esso si realizza |
7 |
Riscoprire
tecniche e tecnologie relative all'oggetto della ricerca |
8 |
Rielaborare
concetti e principi generali |
9 |
Progettare
azioni, oggetti, strumenti |
10 |
Realizzare
autonomamente |
11 |
Valutare
i risultati del proprio lavoro |
12 |
Comunicare
e condividere i risultati del proprio lavoro integrandolo nell’ambiente |
La valutazione finale
semplificata verrà comunque effettuata attraverso la verifica della posizione
dell'allievo nei confronti degli obiettivi indicati nella scheda ministeriale e
seguendo i corrispondenti criteri più avanti definiti.
CONTENUTI
dal PROGRAMMA MINISTERIALE (D.M. 9 feb. 1979)
..."Il raggiungimento di obiettivi diversi e complessi
come quelli enunciati, richiede l'organizzazione di varie attività degli
allievi, operative, di studio e di ricerca. Tali attività orienteranno l'alunno
alla conoscenza di:
a) |
i grandi settori della produzione
relativi ai bisogni fondamentali dell'uomo e le tecnologie in essi impiegate; |
b) |
i metodi e gli strumenti utilizzati
da alcune tecniche e tecnologie; |
c) |
alcuni principi riguardanti
l'economia, la tecnica, la tecnologia e il loro rapporto con l'uomo e con
l'ambiente."... |
I contenuti vanno finalizzati al
conseguimento degli obiettivi sopra esposti e vanno quindi individuati seguendo
il criterio dell'utilità del percorso didattico che essi consentono e dei
bisogni culturali degli allievi. Verranno quindi determinati in maniera
flessibile per ogni classe e saranno perseguiti solo in quanto mezzi per il
raggiungimento degli obiettivi proposti.
Segue la definizione dei
contenuti, diversi per ogni classe. Quello che viene proposto costituisce uno
schema di riferimento generale.
CLASSI PRIME
Osservazione |
Figure piane |
Forme e strutture elementari |
Ingrandimenti e riduzioni |
Modulo |
Origami |
Colore |
Realizzazione di semplici modelli in cartoncino |
Misurazioni |
Lettura e progettazione di semplici oggetti tecnici |
Impiego degli strumenti da disegno |
Elementi di informatica e ambienti operativi |
Scrittura unificata in stampatello |
Elementi di comunicazione telematica |
Elementi di grafica digitale |
Produzione di ipertesti elementari (HTML) |
CLASSI SECONDE
Assonometria cavaliera, isometrica |
Figure solide e piane |
Quotatura dei disegni |
Simboli convenzionali |
Scale di proporzione |
Design e grafica |
Elementi di fotografia |
La comunicazione visuale |
Informatica, applicazioni produttive |
Strumenti ad alta tecnologia di impiego diffuso |
grafica digitale |
Produzione di ipertesti HTML |
CLASSI TERZE
Norme convenzionali |
Studio progettuale e grafico di oggetti |
Sezioni, prospettive |
Strumenti di misura e tolleranze |
Elementi di robotica |
Realizzazione di semplici circuiti elettrici |
Proiez. ortogonali e assonometrie |
Rappresentazione in scala di solidi |
Applicazioni del foglio di calcolo |
elaborazione testi, archiviazione |
grafica digitale |
gestione di informazioni ipertestuali (WEB design) |
CLASSI PRIME |
|
CLASSI SECONDE |
Ambiente e intervento dell'uomo |
|
Tecnologia e salute |
Educazione stradale |
|
alimentazione |
CLASSI TERZE |
Uomo e tecnologia |
Energia e ambiente |
LA
PRODUZIONE E I
SUOI SETTORI
CLASSI
PRIME
Materie prime |
Caratteristiche dei materiali |
Agricoltura |
Legno, carta, vetro, fibre tessili, pellami |
Concetti di bisogno e bene |
Concetti di semilavorato e prodotto finito |
CLASSI SECONDE
La casa e i suoi impianti |
Petrolio: ricerca, estrazione, lavorazione |
Combustibili, combustione |
materiali per la produzione |
CLASSI TERZE
Settori della produzione |
Elettricità: produzione e applicazioni |
Orientamento scelte dopo la licenza |
Metalli e leghe |
Altri interventi educativi:
Interventi
rivolti all'educazione stradale
sono previsti nel corso dell'intero triennio. L'argomento è destinato ad essere
trattato in modo autonomo nel corso del primo anno. Negli anni successivi
continua ad essere sviluppato, mantenendolo correlato a temi specifici quali:
l'urbanistica, i motori e i mezzi di trasporto per le seconde; l'energia,
l'inquinamento e la sicurezza per le terze.
Interventi
rivolti all'educazione alla salute
in senso esteso nonché a un sereno, gratificante e psicologicamente equilibrato
rapporto con la vita in generale e con la scuola.
in particolare sono previsti come:
direttamente
inerenti a un vasto insieme di argomenti il cui sviluppo è programmato nel
corso dell'intero triennio (ambiente, sviluppo, inquinamento, tecnologia e
sicurezza, alimentazione, orientamento alle scelte...)
correlati a uno
stile educativo che pone come
assolutamente centrale l'allievo con la sua individualità e dignità di persona
integrale. In questo contesto e nel quadro dei fini generali già dichiarati,
l'insegnante tenterà di proporsi e di proporre l'AMORE come strumento e come
fine formativo.
In questo quadro, agli allievi
viene offerta la possibilità di un contatto diretto e strettamente riservato
con l'insegnante attraverso lo scambio di posta.
La corrispondenza verrà
consegnata con modalità che non interferiscano con la normale attività
didattica. Viene fatto divieto di leggere o scrivere in orario di lezione.
METODI
Dal PROGRAMMA MINISTERIALE (D.M. 9 feb. 1979) :
...." I diversi temi e i
relativi obiettivi didattici richiederanno attività di diverso tipo, alternate
opportunamente, seguendo un itinerario didattico organizzato come successione
di esperienze. Ogni esperienza proporrà
agli allievi una situazione problematica e quando possibile di tipo
sperimentale."...
Sono perfettamente consapevole
del fatto che il percorso proposto è ambiziosio e che i contenuti sono
complessi ed estesi. La programmazione costituisce comunque una struttura di
riferimento e non un elenco di tappe da rispettare. I traguardi sono costituiti
come punti cui tendere e non come obiettivi presuntuosamente certi. Tutti i
contenuti sono stabiliti come mezzi per giungere alla realizzazione delle
finalità generali della materia e dell'educazione in generale.
L'educazione tecnica dovrebbe
essere caratterizzata da operatività e sperimentazione. Gli aspetti
dimostrativi e teorici verranno perciò limitati al necessario, sviluppando
invece le occasioni di produttività diretta (manualità) compatibilmente con le
condizioni ambientali.
L'articolazione dei contenuti
rende necessaria una prassi di lavoro molto elastica che potrà perciò sfruttare
sia il lavoro individuale, che quello di gruppo o collettivo, prendendo spunto
dai diversi riferimenti storici, antropologici, di ricerca...
Il quadro culturale e sociale che
viviamo è caratterizzato da una comunicazione sempre più largamente
multimediale e proporzionalmente meno verbale. Le giovani generazioni hanno
sviluppato un processo di acquisizione della conoscenza diverso da quello che
ha caratterizzato la formazione degli attuali docenti: mentre il problema
centrale era in passato l’accesso alle informazioni (in termini di quantità),
ora la questione principale consiste nella selezione delle informazioni (in
termini di qualità).
L’eccesso dei dati disponibili ed
effettivamente trasmessi ha comportato il notevole innalzamento della soglia di
percezione e il conseguente fisiologico sviluppo di una sorta di sordità
mentale.
La discriminazione sulla massa
dei dati che viene rovesciata nell’ambiente tende così ad avvenire sempre meno
in base a considerazioni di valore, per le quali non risultano più disponibili
sufficienti tempi e strumenti, e sempre
più in relazione alla varietà e qualità degli modelli espressivi messi in atto.
Lo schema di comunicazione
essenzialmente verbale viene subito posto in relazione a ciò che risulta
prevalentemente superato e meno vitale. L’attenzione e la ricettività vengono
invece concesse in misura crescente in corrispondenza alla ricchezza dei
modelli espressivi che concorrono nello stesso messaggio.
La sfida che si pone
all’educatore è quindi quella di saper impostare la comunicazione in modo efficace, servendosi in modo estensivo ed
integrato dei linguaggi non verbali. L’insegnante non si limiterà tuttavia a
riproporre meccanicamente moduli audiovisivi preconfezionati (impiego di
videocassette…) in quanto tale soluzione cancella proprio l’interazione
costruttiva che si intende invece perseguire.
L’insegnante si propone piuttosto
di conferire un’impronta multimediale alla comunicazione con gli allievi, valorizzando
anche gli aspetti della presenza individuale, della postura ecc.. Curerà
inoltre la rapidità (essenzialità) e la varietà dei messaggi trasmessi, in
quanto i ragazzi sono ormai abituati a recepire come rilevanti prevalentemente
le sequenze di informazioni e stimoli che si presentino con il tipo di ritmo
che riconoscono come proprio della loro esuberante vitalità.
STRUMENTI
Tutti i disponibili strumenti
tecnici, educativi e logici saranno utilizzati secondo le necessità:
elaboratore, stampante, scanner, modem, connessioni LAN e telematiche, macchina
fotografica, telecamera, videoregistratore, episcopio, registratore, monitor e
TV, proiettore diapositive, lavagna luminosa, gessi colorati, squadre,
compasso, album, questionari, relazioni, grafici... Si prevede un largo
utilizzo del laboratorio informatico, delle sue strumentazioni e delle
tecnologie avanzate disponibili.
Compiti e studio a casa verranno assegnati solo per quanto
necessario, dal momento che ritengo di dover ottenere il massimo della attenzione
e della produttività in classe. Cinque ore consecutive al giorno sono un carico
già impegnativo per i bambini, impegni pomeridiani conducono, a mio parere, a
un livello di saturazione difficilmente compatibile con una attività didattica
veramente produttiva. In considerazione del fatto che già esistono materie di
studio che non possono prescindere da un momento di riappropriazione
individuale delle informazioni, ritengo di non dovere gravare ulteriormente
sugli impegni esistenti, se non assegnando attività limitate e gratificanti.
Gli allievi sono fermamente
invitati, nel pomeriggio o alla sera del giorno in cui si è tenuta la lezione,
a scorrere i brevi appunti sul quaderno per fissare gli elementi fondamentali
del lavoro svolto.
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATA
I contenuti sopra definiti
verranno perseguiti al livello individualmente accessibile da ogni allievo,
tenendo conto, per quanto possibile, di tutti i fattori che condizionano il suo
personale apprendimento, la capacità di comprensione e attenzione e le sue
specificità.
In tutti i casi che lo richiedono si procederà quindi all'identificazione di obiettivi personalizzati, potenziati o ridimensionati, a seconda dei casi. Tali particolari obiettivi verranno dichiarati nel registro personale e aggiornati e ridefiniti quando si renda necessario. La valutazione, per logica conseguenza, non verrà effettuata in termini assoluti, dovendo tener conto degli specifici obiettivi eventualmente stabiliti.
INTERVENTI PERSONALIZZATI
Gli interventi personalizzati di stimolo, recupero,
consolidamento e potenziamento verranno riportati sul registro, per ogni
allievo, sotto forma di una o più delle seguenti tipologie:
1 |
assegnazione
di semplici incarichi operativi gratificanti |
2 |
interventi
diretti di guida e supporto da parte dell'insegnante |
3 |
interventi
informali dei compagni in grado di fornire supporto |
4 |
assegnazione
di esercitazioni e studio a casa |
5 |
assegnazione
di incarichi operativi di fiducia e responsabilità |
6 |
lezione
e spiegazioni alla classe nel suo insieme |
7 |
spiegazioni
personali di approfondimento e/o correzione |
8 |
lavoro
di ricerca e/o studio per gruppi |
9 |
approfondimenti di studio e ricerca
personali |
TEMPI
Nel processo educativo,
assolutamente centrale è l'allievo e la sua individualità. Ogni alunno
presenta propri modelli di risposta agli stimoli educativi, modelli che
modifica nei vari contesti o che abbandona e/o acquisisce maturando ed
evolvendosi. I tempi e i modi dell'apprendimento di ciascuno risultano perciò
largamente indeterminabili e la dinamica che si crea nel gruppo classe risulta
generalmente imprevedibile.
Il piano di lavoro va a definire
percorsi culturali che ci si propone di perseguire attraverso diverse unità
didattiche e non costituisce un verbale di giuramento. I contenuti delle proposte
variano perciò in funzione degli interessi, dei bisogni, delle risposte che la
classe esprime come gruppo. Le unità didattiche possono essere accantonate,
sostituite, integrate, approfondite, secondo le necessità che si manifestano.
La determinazione dei tempi da
dedicare a ciascuna attività è perciò, a mio parere, estremamente pericolosa e
nociva per un lavoro che possa definirsi autenticamente educativo. Una
definizione larga e approssimativa sarebbe invece poco seria ed inutile. Molto
più realistico e responsabile diviene, a questo punto, prendere atto del fatto
che i tempi derivano dal tipo e dalla qualità delle risposte che provengono
dal gruppo classe e dai bisogni che nascono e si trasformano.
E' quindi dal registro di classe
che vanno rilevati i tempi di un processo inteso come servizio da parte del
docente, non è la classe che si deve adeguare ai tempi previsti, ma
l'insegnante che si adatta ai tempi e alle necessità degli utenti. I tempi
effettivamente dedicati alle singole unità didattiche verranno riportati sul
registro personale
Lo svolgimento delle lezioni di
educazione tecnica verrà distribuito negli spazi classe, aula disegno,
laboratori (abitualmente, ogni settimana, 1 ora per ciascuno dei tre).
VALUTAZIONE
La valutazione si pone rispetto al quadro dell'intera programmazione non come momento staccato di verifica ma come obiettivo e strumento di lavoro. Essa non viene posta in atto in esclusiva autonomia da parte dell'insegnante ma tende a coinvolgere attivamente gli allievi che devono essere messi in grado di effettuare in ogni momento del processo didattico una valutazione critica della loro posizione nei confronti delle fasi di apprendimento.
Le sfasature rilevate tra programmazione e gradi di apprendimento verranno registrate al fine di disporre tentativi volti alla rimozione degli ostacoli che le hanno create. Tale registrazione verrà effettuata attraverso l'osservazione del comportamento sociale e dei prodotti del lavoro scolastico individuale, per gruppi e collettivo. Il docente registrerà anche i comportamenti e gli indicatori della qualità di partecipazione al processo educativo messi in atto dagli allievi.
La valutazione da riportare sulla
scheda ministeriale, sarà effettuata utilizzando le osservazioni relative alle
voci prestampate e seguendo i criteri stabiliti collegialmente.
Qualora si rendano necessarie
integrazioni, verranno definite ulteriori voci per i singoli allievi che
manifestino la necessità di una valutazione più specifica.
COMUNICAZIONE
Il docente si propone di
valorizzazione la produzione didattica degli allievi attraverso la
comunicazione e la condivisione integrata nell’ambiente.
L’obiettivo è quello di muoversi
dalla logica di una scuola dai “muri trasparenti” verso la “frantumazione dei
muri”, in modo da sviluppare il massimo livello di partecipazione attiva alla
promozione di nuove dinamiche di conoscenza e collaborazione con le famiglie e
con l’intera società.
Si tratta di raccogliere la sfida
dell’interazione con le agenzie di produzione scambio e diffusione della
cultura. L’insegnante ha scelto di perseguire questa strategia di fondo
attraverso le seguenti scelte sperimentali.
1.
Comunicare il profilo
personale dell’insegnante (in modo che i genitori dispongano di qualche elemento
in più per conoscere “CHI” sta contribuendo all’educazione e alla formazione
dei figli).
2.
Comunicare la
programmazione triennale dell’insegnante in modo che sia possibile, per le
famiglie, capire come si articola il percorso educativo proposto.
3.
Consentire agli
allievi di potere effettuare registrazioni audio delle lezioni; registrazioni
video potranno essere realizzate nel quadro di produzioni didattiche mirate e
sotto la guida dell’insegnante.
4.
Utilizzare Internet
per pubblicare e diffondere i prodotti didattici degli allievi.
L’insegnante è
raggiungibile, per contatti e informazioni, anche utilizzando la posta
elettronica:
Le informazioni ai punti 1 e 2 sono reperibili
anche agli indirizzi internet:
http://users.iol.it/gabriele.chiesa/scuola/profilo.htm
http://users.iol.it/gabriele.chiesa/scuola/program.htm
Per le iniziative di cui al punto 4 e per la
comunicazione e interazione con le agenzie
educative e culturali:
http://fly.to/profe
http://scuolamedia.freeweb.org
Osservazioni differenziate per le
varie classi
Classe 1a Sezione B
Gli
allievi, dalle prove di ingresso informali realizzate, dimostrano un profilo di
prestazione scolastica mediamente soddisfacente. La partecipazione appare di
buon livello, anche se alcuni allievi mostrano personali difficoltà in alcuni
particolari ambiti di apprendimento. Non risultano evidenti problemi di
adattamento scolastico, se non la consueta attenzione per il potenziamento
dell’autocontrollo.
Classe 2a Sezione B
La classe
è composta da allievi ed allieve che mostrano abilità e problemi molto
differenziati. Abituati a collaborare e a partecipare in modo costruttivo,
anche se talvolta un po’ confuso, gli allievi risultano complessivamente
produttivi a livelli globalmente soddisfacenti.
Classe 3a Sezione B
Gli
allievi, dalle prove di ingresso informali realizzate, confermano un profilo di
prestazione scolastica mediamente soddisfacente. La partecipazione appare
attiva e costruttiva. Necessitano di azioni volte al potenziamento
dell’autocontrollo, dal momento che sono numerosi e generalmente vivaci. Si
dimostrano abbastanza rapidi nell’esecuzione delle consegne nelle varie fasi
della comunicazione. L’attenzione generale appare piena solo per tempi brevi e
in relazione a contenuti precisi, per cui si ritiene di curare la varietà e
l’alternanza delle attività educative.
Classe 1a Sezione E
La classe è composta da allievi ed allieve che, dalle
prove di ingresso informali realizzate, dimostrano un profilo di prestazione
scolastica mediamente soddisfacente. Generalmente, il livello di partecipazione
e interesse dimostrato è discreto.
Non paiono evidenziarsi problemi di disagio
scolastico. Pochi alunni necessitano presumibilmente di particolare controllo e
di una particolare attenzione per la promozione di un atteggiamento più
responsabile.
Classe 3a Sezione A
La classe dimostra un livello medio di prestazioni
scolastiche mediamente soddisfacenti, anche se alcuni allievi mostrano
personali difficoltà in alcuni particolari ambiti di apprendimento. Il ridotto
numero degli allievi costituisce un elemento favorevole per lo svolgimento degli interventi
didattici ed educativi. Non risultano evidenti problemi di adattamento
scolastico.
Classe 3a Sezione E
Gli
allievi, generalmente abbastanza capaci di soddisfacenti prestazioni
scolastiche, hanno assunto nel corso del triennio e come atteggiamento
collettivo della classe, un comportamento non sempre collaborativo. Necessitano
generalmente di un controllo stretto e di frequenti richiami e interventi
educativi.
I
risultati scolastici oggettivamente rilevati negli impegni di carattere
tecnologico appaiono globalmente soddisfacenti.
Sigle riportate sul
registro
Oltre agli indicatori prestampati sul registro e concordati
collegialmente…
Nella sezione dedicata alle presenze:
X Assente
Q Dimenticanza quadernone
SQ Dimenticanza squadre
M Dimenticanza materiale il genere
IM Impreparazione lezione assegnata
N Compito assegnato non svolto
- /+ Valore di interventi durante la lezione
Nella sezione dedicata alle valutazioni:
VS Verifica scritta
VO Verifica orale
EG Esercitazione grafica
EP Esercitazione pratica
o Pieno
e completo raggiungimento dell'obiettivo (ottimo)
d Obiettivo
conseguito a buon livello (distinto)
b Complessivo
raggiungimento dell'obiettivo (buono)
s Raggiungimento
dell'obiettivo in modo essenziale (suff.)
s- Raggiungimento
molto parziale dell'obiettivo (quasi
suff.)
ns Mancato raggiungimento
dell'obiettivo (non
suff.)
Data:
Flero ______________________
Gabriele Chiesa
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